Abiti a Parma e Provincia? Listino prezzi 2024 consegna a domicilio.

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FESTE – GRIGLIATE – COCKTAIL PARTY?

OPPURE SEMPLICE CONSUMO QUOTIDIANO?

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VINI

Scegli il vino tra più di 100 proposte artigianali da tutte le regioni d’Italia nel formato che preferisci, da bere ogni giorno risparmiando oppure per le tue grigliate ed eventi!

 

Bottiglia Sfusi

Assaggia gratuitamente e poi scegli nel formato più classico: porta le tue bottiglie o te le diamo noi!

  • 750ml da 3 a 5 euro

Anche vini frizzanti come Prosecco, Pinot Grigio, Vermentino, Riesling, Ortrugo, Malvasia, Pinot Nero, Merlot, Raboso, Gutturnio, Barbera, Bonarda!

 

Bag In Box – Minikeg

Hai a disposizione il più grande assortimento d’Italia, oltre 100 proposte sottovuoto per il quotidiano o i tuoi eventi! Una volta aperti durano mesi.

  • 3 litri a 22,90 euro, l’equivalente di 4 bottiglie ma senza vetro.
  • 5 litri da 19,90 a 26,90 euro, l’equivalente di 6,7 bottiglie ma senza vetro.
  • 10 & 20 litri, disponibili su ordinazione, grande risparmio!

In calce l’elenco dei vini disponibili.


 

BIRRE

Prova le nostre birre artigianali in minikeg, sistema rivoluzionario per risparmiare vetro e denaro.

 

Minikeg

  • 3 litri da 19,90 a 25,90 euro, dipende dal tipo di birra.
  • 5 litri da 31,90 a 41,90 euro, dipende dal tipo di birra.
  • 15 litri a salire, disponibili su ordinazione, grande risparmio!

 


 

COCKTAILS

Miscelati nelle dosi corrette, senza pericolo di sbagliare: ti basta il ghiaccio, e non dovrai smaltire vetro!

Spritz

  • Bottiglia (7 cocktails) €9,90 ossia 1,40 a spritz
  • Minikeg (27 cocktails) 29,90 ossia 1,10 a spritz

Hugo

  • Bottiglia (7 cocktails) €9,90 ossia 1,40 a Hugo
  • Minikeg (27 cocktails) 29,90 ossia 1,10 a Hugo

Gin Tonic

  • Bottiglia (6.3 cocktails) €11,90 ossia 1,90 a GinTonic
  • Minikeg (25 cocktails) 34,90 ossia 1,40 a GinTonic

Sangria

  • Bottiglia (7 bicchieri) €6,90 ossia 0,98 a Sangria
  • Bag in Box (40 bicchieri) 26,90 ossia €0,67 a Sangria

 

Sono disponibili prezzi su richiesta per

MOSCOW MULE NEGRONI LONG ISLAND COSMOPOLITAN PORN STAR MARTINI


CONTATTI

  • Punto vendita Turàs della Crocetta, via Minghetti 1 PARMA | Responsabile Lorenzo – 338.8081817
  • Punto vendita di Montanara, via Montanara 27c PARMA | Responsabile Martina – 333.8325700

 

ELENCO VINI

(in continuo aggiornamento)

Emilia Romagna

  • Rossi

Lambrusco (mosso), Gutturnio (mosso/fermo), Barbera (mosso/fermo), Bonarda (mosso/fermo), Sangiovese

  • Bianchi

Riesling (mosso/fermo), Ortrugo (mosso/fermo), Pignoletto, Albana.

Lombardia

  • Rossi

Croatina (bio), Pinot nero (bio), Marzemino

  • Bianchi

Riesling Bio (mosso/fermo), Pinot Grigio Bio

Val D’Aosta

  • Rossi

Nebbiolo

  • Bianchi

Chardonnay

Piemonte

  • Rossi

Nebbiolo, Bonarda, Barbera, Barbera barrique, Dolcetto

  • Bianchi

Roero Arneis

Liguria

  • Bianchi

Vermentino

Veneto

  • Rossi

Refosco, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Malbech, Raboso (mosso/fermo), Merlot.

  • Bianchi

Prosecco, Traminer, Tai, Chardonnay, Sauvignon, Manzoni, Glera (mosso, fermo), Verduzzo

  • Rosè

Merlot

Friuli

  • Rossi

Refosco dal peduncolo rosso

  • Bianchi

Friulano, Ribolla Gialla

Trentino Alto Adige

  • Rossi

Teroldego, Lagrein, Merlot

  • Bianchi

Chardonnay, Muller Thürgau

  • Rosè

Schiava

Toscana

  • Rossi

Sangiovese (Chianti – Morellino), Cigliegiolo

  • Bianchi

Vermentino, Trebbiano

Umbria

  • Rossi

Ciliegiolo, Merlot, Sangiovese

  • Bianchi

Trebbiano, Grechetto, Verdello

  • Rosè

Sangiovese

Marche

  • Rossi

Rosso Piceno (bio), Sangiovese (bio), Montepulciano (bio – senza solfiti aggiunti)

  • Bianchi

Moscato&Trebbiano (bio), Verdicchio (bio), Passerina (bio – senza solfiti aggiunti) 

Lazio

  • Rossi

Lazio Rosso IGP (bio), Cesanese (bio)

  • Bianchi

Passerina&Falnghina (bio)

Puglia

  • Rossi

Nero di Troia, Primitivo

  • Bianchi

Falanghina, Bombino 

Basilicata

  • Rossi

Primitivo, Aglianico, Montepulciano

  • Bianchi

Malvasia bianca

Campania

  • Rossi

Aglianico

  • Bianchi

Falanghina, Fiano 

Calabria

  • Rossi

Gaglioppo (Cirò rosso)

  • Bianchi

Greco bianco (Cirò bianco)

Sicilia

  • Rossi

Syrah, Frappato, Nero d’Avola

  • Bianchi

Catarratto, Grillo,

  • Rosè

Nerello Mascalese

 

Pizza e birra? Da dove viene questa “usanza” e perchè ti consigliamo il vino.

Pizza e birra? Da dove viene questa “usanza” e perchè ti consigliamo il vino.

Oggi in Italia più del 30% dei clienti delle pizzerie abbina una birra al piatto più famoso d’Italia: accostamento che, con queste proporzioni, avviene solo nel nostro paese.

Ma sappiamo perché? Da dove deriva questa usanza, che da un punto di vista “digestivo” non è proprio il massimo?

La pizza, in particolare quella napoletana, nasce intorno al ‘700, come piatto popolare e semplice. Nei tanti racconti del tempo sulla città di Napoli, (leggi Matilde Serao) la pizza è sempre accompagnata dal vino, bianco in particolare. Se pensiamo ad un’altra forma d’arte, la pittura, il fiaschetto di vino impagliato è onnipresente: vedi i dipinti di Salvator Rosa, oltre ai maestri dell’arte presepiale napoletana che hanno creato la statuetta dedicata. Il vino è l’accompagnamento a tutto, che sia pasta, pizza o mozzarella, almeno fino agli anni ‘50.

Poi, cosa è successo?

Nel dopoguerra, se volevi mangiare una pizza in pizzeria dovevi necessariamente accompagnarla con semplice acqua, poiché non era concessa la possibilità di vendere bevande alcoliche. Quando venne autorizzata e diffusa una licenza, negli anni Cinquanta, si diede l’opportunità di commercializzare questo tipo di bevande, ma solo sotto gli 8 gradi.

Siccome la pizzeria era il luogo d’elezione per le famiglie che nel fine settimana volevano regalarsi una cena fuori a buon mercato, la birra divenne la bevanda più richiesta anche perché meno costosa della bottiglia di vino, sia per il ristoratore che per il cliente finale.

Possiamo dire che pizza e birra fu l’espressione più popolare della ristorazione nel boom economico: anche i meno abbienti potevano consumare un pasto completo al ristorante.

E poi c’è il caso Birra Peroni: l’azienda, originariamente lombarda, dagli anni ‘20 ha iniziato l’ascesa che l’ha portata ad essere il primo marchio della penisola: nel 1953 inaugura la nuova fabbrica di Napoli, spingendo forte sul pedale della pubblicità in modo da associare il marchio della birra alla ristorazione partenopea. Gadget, doni, sconti: la Peroni diventa una birra “napoletana” e, ancora oggi, in tante pizzerie storiche della città troviamo i regali che abitualmente ricevevano i ristoratori.

Ma “pizza e birra” fa male?

No. Altrimenti non sarebbe da settant’anni l’uso comune. Va però detto che una pizza il cui impasto non è maturato abbastanza (i ritmi dei locali di questo tipo impongono velocità), in “coppia” con una birra spillata male (come avviene nel 90% delle pizzerie) non produce effetti benefici sulla nostra digestione.

Noi (che vendiamo anche birra) vi diciamo solo: provate un bel bianco ghiacciato in abbinamento ad una margherita in una sera d’estate, un bel Vermentino sardo ad esempio, poi tornate a riferirci com’è andata. Non abbiamo dubbi su quello che ci direte.

Qui di seguito alcuni esempi del vino da scegliere con alcune famosissime pizze (che trovate da noi sia SFUSI che in bottiglia con etichetta), ma tenete sempre presente le seguenti regole:

Pizze rosse: compensare l’acidità del pomodoro con vini leggeri e morbidi.
Pizze con formaggi: abbinare un vino di media struttura in cui la freschezza acida è più pronunciata per contrastare il grasso, oppure una bollicina.
Pizze molto saporite: come quelle a base di salumi, capperi o alici, devono accompagnarsi con vini più strutturati.

  • Pizza Bianca (e ai formaggi)

Della margherita abbiamo detto, il pomodoro è acido quindi vini morbidi.

Una pizza bianca al contrario, magari se condita con latticini e formaggi grassi, si presterà maggiormente a un abbinamento con vini bianchi e spumanti con maggiore acidità, freschezza e intensità aromatica, affinché la componente acida del vino possa armonizzarsi e bilanciare la grassezza degli ingredienti.
Un vino bianco del Collio, un friulano ad esempio, può essere per esempio.

  • Pizza crudo e stracchino

Qui andiamo senza alcun dubbio su un Pinot Nero, magari della cantina Calatroni di Montecalvo Versiggia. Un abbinamento classico che bilancia, grazie alla freschezza tipica del vitigno, la sapidità e la grassezza del salume parmense. L’aromaticità del Pinot può anche essere perfetta per altri ingredienti a livello di salume, in particolare quelli affumicati.  Un altro prodotto che possiamo consigliarti è certamente il nostro Gutturnio mosso della cantina Daturi, una garanzia se cerchi un rosso “rurale”.

  • Pizza Napoli

Un ottimo abbinamento di vino e pizza con le acciughe può essere una bella Falanghina del Sannio, disponibile alla Cantina Liquida sia sfuso che in bottiglia: la sapidità iodata e la struttura del vino si integrerà per concordanza con la sapidità degli ingredienti senza introdurre eccessive estranee note aromatiche che coprirebbero l’identità della pizza.  Inoltre, l’acidità naturale di un vino bianco o una bollicina spumante può smussare al palato l’eccessiva sapidità delle acciughe e dei capperi.

  • Pizza ai Porcini

Come abbinare pizza ai funghi e vino? La leggera acidità data dal pomodoro può chiamare un rosso dai tannini morbidi e vellutati come il Raboso, inoltre i profumi di sottobosco e more di rovo tipiche del vitigno veneto, si sposeranno perfettamente in una festa silvestre insieme al fungo.

  • Pizza Capricciosa

Una pizza ricca di ingredienti e grassezza ha bisogno di un vino di struttura ma anche dritto, che faccia da contraltare con una buona fresca acidità e un’intensità aromatica. Ti consigliamo il nostro Refosco dal Peduncolo Rosso di Magnolia, disponibile sfuso o in bottiglia. Un vitigno che amiamo molto, e che ci dona sempre grandi soddisfazioni non banali, specialmente al palato.

  • Pizza Gorgonzola e Salame Piccante

Anche un abbinamento con una pizza potente… Sicuramente uno spumante metodo classico può mitigare la sapidità del gorgonzola con una bella sferzata aromatica e una grande freschezza: qui consigliamo il nostro Incanto Liquido, un bel metodo classico a base riesling che sarà in grado di lavare perfettamente le nostre papille gustative, preparandole al prossimo goloso boccone.

  • Pizza Salsiccia e Friarielli

In questo caso avremo bisogno di un vino caldo e di struttura che tenga testa a degli ingredienti così saporiti, un vino con un palato morbido e avvolgente saprà bene armonizzarsi facendo da contrasto anche il leggero amaro dei friarielli. Qui non abbiamo dubbi: il Cannonau di Sa Defenza, un rosso pazzesco e artigianale che saprà farvi innamorare al primo “sniff”.

Buona pizzata!

Birra Sfusa, questa sconosciuta.

Birra Sfusa, questa sconosciuta.

Tempo di lettura: 2 minuti

L’estate è alle porte.

A chi non piace godersi una buona birra fresca in totale relax? E se la birra non provenisse da una lattina o da una bottiglia di vetro ma da un recipiente in grado di contenere uno o due litri di birra presa direttamente alla spina?

Immaginate quanti chilometri si fa la birra nei suoi contenitori da asporto standard, quanti sobbalzi, cambi di temperature, quante mani la spostano da uno stoccaggio all’altro. Immaginatevi ora, invece, mentre andate con il vostro bel recipiente alla vostra “Cantina liquida” e vi fate spillare una birra fresca, per poi consumarla tranquillamente a casa!

Ma qual è la differenza tra birra in bottiglia e alla spina?

La differenza risiede nella necessità di lunga conservazione: quella in bottiglia è infatti sottoposta ad un processo di pastorizzazione al fine di garantirne una più lunga durata. La nostra birra alla spina subisce solo un processo di riscaldamento, ma non è pastorizzata!

Qual è migliore?

Naturalmente, a parità di prodotto, sicuramente  la spina offre maggiore qualità e, dal punto di vista organolettico, consente di conservare maggiori caratteristiche anche perché il fusto la protegge dalla luce che ne causa processi di ossidazione, pregiudicandone la qualità.

Attenzione però! La birra sfusa è assai delicata ed una volta imbottigliata richiede un rapido consumo: una birra “vecchia” sicuramente non offrirà le qualità in termini di caratteristiche organolettiche che invece ritroviamo in quella fresca!

Pranzi e grigliate, si riaprono le danze!

Pranzi e grigliate, si riaprono le danze!

La domenica successiva al primo plenilunio della stagione primaverile è il giorno di Pasqua, ed ogni anno cambia data. Tempo di pranzi, apertura della bella stagione e banchetti luculliani in compagnia all’aperto, specialmente con l’allentamento delle restrizioni che ben conosciamo.

Si inizia a pensare a quali piatti preparare, come presentarli… noi invece pensiamo prima al vino. Tanto lo sappiamo, a Pasqua o è tradizione, o è griglia.

Abbiamo pensato che quest’anno, almeno sul vino, si può cambiare e proporre qualcosa di diverso, di naturale e sostenibile: alla fine dei nostri pranzi saremo sazi, stracolmi, devastati come sempre: almeno però non avremo ingerito sostante artificiose e deleterie per l’organismo, niente mal di testa o bruciori di stomaco causati dal vino e avremo fatto del bene all’ambiente!
Il vino è da sempre simbolo di socialità, dello stare insieme e dell’allegria: perché rovinare tutto per non aver scelto bene??

Più che piatti, abbiamo voluto parlare di ingredienti in abbinamento ai nostri vini naturali.

Agnello o capretto

Saporita, tenace, potente, ecco gli aggettivi per questa tipologia di carne. Di vini per questo prodotto ce ne sono tanti, certamente il consiglio cade su un Montepulciano biologico della cantina Paride D’Angelo, disponibile sia in bottiglia che in Bag in Box o sfuso: un prodotto tradizionale con un brevissimo passaggio in legno. Anche il Syrah Bio di Valdibella, sebbene più rotondo, tira fuori il carattere speziato e si sposa alla perfezione

Piatti a base di Uova

Con le uova MAI il rosso, dicono.
In realtà, tutto dipende da come le cucini: noi siamo per i vini mossi, come l’Ortrugo della cantina Daturi o il Rosè a base merlot di Paolo B., specialmente se il tuorlo rimane crudo e c’è bisogno di “grattare” la patina oleosa che si crea sulla lingua. Se le uova sono fritte, serve un bianco aromatico come il nostro Gewurztraminer trentino sfuso o quello in bottiglia di Aldeno, prodotto biologico super. Quando il rosso? Se l’uovo è in camicia, basta non esagerare coi tannini ed affidarsi ad un Pinot Nero bio di Calatroni.

Piatti a base di Asparagi

Ortaggio tipicamente stagionale, l’asparago è considerato un nemico del vino. Forse con alcuni rossi, quelli più tannici, l’amaro di questo ingrediente si scontra davvero. Meglio evitare allora, e proporre un bel bianco strutturato, come un pinot bianco di Calatroni, un gewurztraminer o un bel riesling, disponibile sia fermo che rifermentato. Se passate da noi, ricordate di provare il nostro Pinot Macerato, anch’esso disponibile sfuso! O il vermentino naturale di Sa Defenza in Sardegna.

Uova di cioccolato

Qui va fatta una distinzione: se il cioccolato è al latte, tipico perché amato dai più piccini, allora serve serve un bianco fruttato, ricco, come la Malvasia di Candia tipica delle nostre colline, quella della Cantina Cerdelli, ad esempio.

Se il cioccolato è fondente, almeno 70% di cacao, allora serve un vino dolce che bilanci l’amarezza: un verduzzo per rimanere sul semplice, un Vin Santo DOC di Gambellara della cantina Marchetto se si vuole spingere sull’acceleratore: 18 mesi di botte in secondo passaggio, note di mango, papaia, cedro candito, albicocche sciroppate, poi toni iodati, minerali e fumè.

Per gli amanti del cioccolato bianco? Qui occorre una bolla, e il nostro consiglio cade certamente sul Pas Dosè di IoMazzucato, secco al punto giusto da sgrassare un prodotto come questo: ricordate solo di aspettare qualche minuto dopo averlo versato nel calice.

Mega-Grigliate Pasquali

Da Pasqua in poi, si sa, le grigliate iniziano a riempire tutti i giardini d’Italia.

Per le carni rosse è preferibile scegliere un vitigno che produca un vino strutturato con buon equilibrio di alcolicità e tannino. Validissimi esempi sono il nebbiolo, la barbera o il sangiovese.

Da Turàs trovi questi prodotti anche sfusi,  come i prodotti di Castellina in Chianti di Buondonno o vini della Valpolicella come quelli della cantina di Gnirega, tutti produttori che prediligono metodi naturali e rispettano l’ambiente.

La regola potrebbe essere questa: più aumenta la succulenza della carne (intesa come quantità di liquidi presenti in bocca dovuti alla salivazione durante la masticazione) più saranno necessari un tannino e un’alcolicità importanti nel vino.

Se le grigliate sono di pollame, dritti su un rosso scarico: la Schiava della Cantina Zanotelli della val di Cembra sembra creato apposta!

Per la carne di maiale la forte componente grassa può essere “ripulita” in bocca con vino frizzante, la Croatina è perfetta sia nella sua variante in purezza (leggi “Bonarda”) che nella sua variante tagliata con la barbera (leggi “Gutturnio”).

Per gli amanti della birra che dire… la BIRRA SFUSA nelle varianti HELLES, PILS e KELLER NON FILTRATA le trovate solo da Turàs, ma ricordate: PRENOTATELA con un WhatsApp al 3394506935 o chiamando lo 0521882561!

DA NOI L’ASSAGGIO è GRATUITO!